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VACCINI E TRANSIZIONE ENERGETICA: LE SFIDE EUROPEE

(EASME continuerà ad attuare progetti di efficienza energetica nella nuova Agenzia CINEA)

In questo approfondimento affrontiamo due temi di fondamentale importanza, i vaccini e la transizione energetica. Nel testo sono presenti i collegamenti diretti per tutte le ulteriori informazioni.


La Commissione Europea in ottica di sfide globali è sempre più convinta di accelerare il processo di transizione energetica, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile ormai noti. Tuttavia, in un contesto pandemico nel quale stiamo vivendo, molti potrebbero essere perplessi nel non constatare la stessa determinazione da parte della Commissione riguardo gli accordi sui vaccini e la loro distribuzione. Ricordiamo come la Commissione Europea sia stata recentemente criticata per non aver saputo tutelare l’interesse dei Paesi membri; il Parlamento Europeo contesta e chiede lo svincolo dalla clausola di segretezza per pubblicare i contratti. Gli Stati membri, ed in primis l’Italia, chiedono inoltre un maggiore approvvigionamento a livello unitario dell’Unione ed è storia recente come a livello Paese si stia interloquendo per pianificare una produzione di vaccini sul territorio, ma ciò - oltre a tutta una serie di aspetti tecnici, quindi non solo di logistica - richiederebbe lo svincolo dei brevetti per una più ampia e rapida produzione. Tutti questi aspetti riguardano un’animata discussione politica anche a livello europeo.

In attesa di soluzioni concrete il motore Europa deve continuare ad affrontare le altre grandi sfide del nostro tempo come, in senso più ampio, i cambiamenti climatici: per questo informiamo sui nuovi strumenti messi a disposizione dalla Commissione Europea. In questi giorni da Bruxelles si rende noto che è stata creata la nuova Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l'ambiente (CINEA). Formalmente istituita dalla Commissione Europea ( EU2021 / 173 ) inizierà le sue operazioni il 1° aprile 2021. CINEA mira a promuovere e a sostenere il Green Deal europeo gestendo i programmi pertinenti dell'Unione con un budget totale di 52 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, comprese parti di Horizon Europe, LIFE, il Fondo per l'innovazione climatica, il meccanismo di finanziamento delle energie rinnovabili e parti del meccanismo per collegare l'Europa.

Attualmente il 75% delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE è riconducibile alla produzione e all'uso di energia. La trasformazione del settore energetico è una condizione fondamentale per mettere l'UE sulla buona strada verso la neutralità climatica entro il 2050.

L'avvio del Green Deal europeo nel dicembre 2019 ha dato un ulteriore impulso alla decarbonizzazione del sistema energetico dell'UE. Nel dicembre 2020 i leader dell'UE hanno approvato un obiettivo riveduto di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Le attività di assorbimento dal mercato dell'efficienza energetica di Horizon 2020 (CSA) passeranno al nuovo programma LIFE. Il sottoprogramma LIFE “Clean Energy Transition” dedicato alla transizione verso l'energia pulita mirerà a facilitare la transizione verso un'economia efficiente dal punto di vista energetico, basata sull'energia rinnovabile, climaticamente neutra e resiliente, finanziando azioni di coordinamento e sostegno in tutta Europa. I primi inviti a presentare proposte saranno lanciati nella prima metà del 2021. Ulteriori informazioni sull'attuale programma LIFE sul sito web di LIFE.

Le attività di ricerca e innovazione sull'efficienza energetica (RIA e IA) passeranno al cluster 5 "Clima, energia e mobilità" di Horizon Europe nell'ambito delle sfide globali del secondo pilastro e della competitività industriale europea. I primi programmi di lavoro dovrebbero essere pubblicati entro aprile 2021. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web di Horizon Europe (Fonte Easme).

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