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Terre rare: il mio contributo al dibattito in plenaria - video



Finalmente sulla questione delle terre rare emergerà tutta la pochezza della politica energetica europea, tutta l’ipocrisia della commissione e tutta l’ottusità con cui pretendete di salvare il mondo senza accorgervi che lo state massacrando, imponendoci un modello di sostenibilità che sostenibile non è. Sì, perché mentre obbligate a comprare auto elettriche che contengono dai 9 agli 11 kg di terre rare, che nel loro ciclo produttivo consumano, secondo i ricercatori dell’Università della California, tre o quattro volte l’energia necessaria per un’auto a motore termico.

Non tenete in considerazione le conseguenze di queste scelte? Quali? Per esempio le conseguenze ambientali, per ottenere un solo chilo di gallio servono 50 tonnellate di roccia, addirittura 200 × 1 kg di lutezio, processi che avvengono con il consumo di migliaia di metri cubi di acqua, acido solforico e nitriti, poi scaricati nel suolo o in mare.

Inoltre sostenere il cambiamento del nostro modello energetico richiede già il raddoppiamento della produzione di metalli rari ogni 15 anni circa e nel corso dei prossimi trent’anni sarà necessario estrarre più minerali di quanti l’umanità ne abbia estratte negli ultimi 70.000 anni.Alcuni potrebbero già esaurirsi nei prossimi quattro o cinque anni.

Per non parlare poi delle conseguenze geopolitiche: alcuni di questi materiali, che sono fondamentali per la produzione di sistemi di comunicazione, armamenti, beni di uso comune, sono al 90 / 95% nella disponibilità della sola Cina e la restante parte in Paesi a lei alleati, mettendo l’Europa in una condizione di dipendenza ben peggiore di quella vista con il gas russo!

La realtà è che basate le vostre ideologie ambientaliste sulle menzogne e sulle omissioni, sì, perché Germania, Svezia, Francia e molti altri Paesi europei hanno dei giacimenti di terre rare, ma non li estraggono, perché inquina e quindi hanno deciso di delocalizzare l’impatto ambientale e l’inquinamento da estrazione in Paesi poveri, pronti a sacrificare il loro ambiente per arricchirsi, senza considerare che le conseguenze comunque le pagheremo tutti!

Sulle terre rare, di cui si parla sempre troppo poco, si consumerà probabilmente la fine della leadership industriale europea, ma qualcuno sarà contento, perché anche se avremo un continente più povero, avremo raggiunto la neutralità climatica, ancora una volta sulla pelle dei cittadini che non ne possono di nulla...

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