L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale al contesto urbano alimenta sicuramente grandi aspettative. Dal supporto al processo decisionale, al lancio di servizi nuovi dedicati ai cittadini, fino alla creazione di nuove opportunità economiche: il suo impiego può fornire numerose soluzioni in diversi settori. La Commissione #REGI ha pubblicato una ricerca volta ad esaminare lo stato delle conoscenze disponibili sul ruolo dell’IA nello sviluppo urbano sui vantaggi e i rischi che potrebbero derivarne, nonché sulle potenziali implicazioni in termini di coesione socioeconomica e territoriale. Se combinata con altre tecnologie digitali (Big Data, Internet of Things, Cloud) all’interno delle città, l’IA può riunire e sfruttare sinergicamente la mole di dati prodotti quotidianamente dalla normale vita cittadina. Secondo lo studio, infatti, l’impiego dell’Intelligenza Artificiale all’interno delle Smart City sarebbe in grado di generare un impatto di vasta portata. Il suo utilizzo strategico favorirebbe l’efficienza, migliorerebbe la governance e promuoverebbe l’impegno democratico e la sostenibilità ambientale. Il documento, infatti, pone l’attenzione anche sulle zone d’ombra connesse all’impiego di questa tecnologia. Tra i rischi evidenziati:
la gestione dei dati personali, che chiama in causa questioni connesse alla sicurezza e alla vita privata dei singoli cittadini;
l’effetto “scatola nera” creato dagli algoritmi di IA ad autoapprendimento, che può generare o riprodurre pregiudizi e condurre, di conseguenza, a decisioni sbagliate;
rischi di natura economica, come il controverso effetto “spiazzamento” dell’IA (ossia la perdita di posti di lavoro dovuta all’ingresso dell’automazione nei sistemi produttivi, con conseguente sostituzione dell’attività umana).
Lo studio sembra ha redatto una lista di tutte le condizioni che le autorità dovrebbero rispettare. Quest’ultime comprenderebbero: l’accesso ai dati, l’interoperabilità e un’impalcatura giuridica efficace, come pure elementi più immateriali, tra cui strutture di governance adeguate, insieme ad una capacità amministrativa pertinente. Si ritiene fondamentale che i cittadini partecipino attivamente allo sviluppo delle città intelligenti basate sull’IA, in modo da progettare soluzioni mirate e instaurare un clima di fiducia. lo studio inoltre prende una posizione e si schiera dalla parte di un utilizzo consapevole dell’IA nel contesto urbano. Tutto però deve avvenire nel pieno rispetto delle esigenze dei cittadini e sulla base di una valutazione di casi e contesti di applicazione.
Qui il mio intervento al convegno "Intelligenza artificiale e smart cities, prospettive a confronto tra presente e futuro"
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