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Per l'Europa la Cambogia viene prima del Piemonte

Strasburgo, 12 feb 2020 La Commissione europea ha proposto di sanzionare la Cambogia per violazione dei diritti umani stilando una lista di prodotti su cui sospendere i dazi agevolati alle importazioni. Il riso è stato escluso dall'elenco. L'Italia è il principale produttore europeo di riso, con 4 mila aziende agricole che raccolgono 1,40 milioni di tonnellate di riso all’anno, pari a quasi il 50% dell’intera produzione europea, con una varietà unica e tra le migliori del mondo. Il provvedimento riguarda in particolare i dazi sulle importazioni di riso dalla Cambogia e dal Vietnam, che sono tra i maggiori produttori del mondo. In pratica Bruxelles ha deciso di prorogare la sospensione dei dazi sulle importazioni di riso lavorato, semilavorato e aromatico da Vietnam e Cambogia per 80 mila tonnellate all’anno.

"E’ assurdo pensare che un paese come la Cambogia, accusato di non rispettare i diritti umani, venga tutelato dalla Unione europea e continui a godere di privilegi che danneggiano gli agricoltori italiani. Per noi viene prima l’Italia, per l’Europa viene prima la Cambogia. Questo è un insulto al Piemonte da parte della Commissione Europea che, ancora una volta, si distingue per scarsa coerenza. L’incomprensibile esclusione del riso dal ripristino dei dazi è l’ennesima conferma delle scelte contraddittorie di questa Europa: con buona pace dei sacrifici imposti ai Paesi membri, la Ue di fatto appoggia una concorrenza sleale nei confronti degli Stati europei, favorendo invece Paesi come Vietnam e Cambogia. A nulla sono servite le grida di allarme delle varie associazioni di categoria del nostro Paese: una pessima scelta che proprio oggi fa il paio con il voto favorevole sull’accordo commerciale con il Vietnam, un doppio colpo mortale per i nostri risicoltori. Nuova Commissione, stesso trattamento: altri schiaffi per l’Italia e per il Piemonte. Il Governo italiano, finora inefficace e assente, non perda tempo e faccia sentire la propria voce a difesa delle nostre produzioni, pretenda il ripristino del livello dei dazi all’importazione da estendere alle altre varietà di riso. Mentre l’Ue pensa alla Cambogia, noi pensiamo ai produttori piemontesi”.

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