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Montagna: spero Musumeci sia stato frainteso, il Ministero della Montagna è fondamentale


Confido che il ministro Musumeci sia stato frainteso, perché quando afferma che non serve un ministero della Montagna esclude uno strumento che garantirebbe ancor più attenzione ai territori, scelta quanto mai fondamentale soprattutto in un Paese come l’Italia che, come insegna l’Emilia-Romagna, ha bisogno di cura e controllo costante.

Le regioni di montagna sono spazio vitale per un quinto della popolazione mondiale e la fonte di approvvigionamento idrico per metà di essa: il tema non è mare contro montagna o viceversa, sono due realtà complementari che rendono straordinario il nostro Paese e che meritano entrambe stessa attenzione, rispetto, risorse, potenzialità.

Le popolazioni di montagna non sono di serie B.

Custodire e promuovere le Terre Alte significa costruire un futuro a favore delle generazioni presenti e allo stesso tempo preservare per quelle future. La domanda quindi non è se serva o meno un ministero per la montagna, ma perché ancora non ci sia.

Certe dichiarazioni dimostrano che c’è ancora molto da fare: in qualità di consigliere del ministro per gli Affari regionali per le politiche delle aree montane, sono pronto a confrontarmi con Musumeci anche domani mattina.

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