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La Politica Agricola Comune - PAC

In questo nuovo approfondimento faccio il punto sulla Politica Agricola Comune sulle nuove normative e bilancio 2021-2027, i finanziamenti, le proposte presentate dalla Commissione europea e i piani strategici innovativi in agricoltura e ambiente. Una panoramica degli obiettivi, della storia e delle attuali norme della PAC, che sostiene gli agricoltori dell'UE e garantisce la sicurezza alimentare in Europa.


La Politica Agricola Comune rappresenta l'insieme delle regole e delle indicazioni che la Comunità Europea ha adottato per promuovere la centralità del settore agricolo in Europa. La PAC nasce nel 1962 e secondo l'articolo 39 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea le finalità della politica agricola comune sono:


1. incrementare la produttività dell'agricoltura;

2. assicurare così un tenore di vita equo alla popolazione agricola;

3. stabilizzare i mercati;

4. garantire la sicurezza degli approvvigionamenti;

5. assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori.

Normative e bilancio PAC 2021 -2027

Le normative europee che riguardano direttamente ed indirettamente l’agricoltura, restano sempre in vigore, finché un regolamento o una direttiva vengano modificate attraverso un processo legislativo. Quello che invece cambia ogni 7 anni è l’ammontare dei finanziamenti europei agli agricoltori ed i criteri secondo i quali questi fondi vengono stanziati, a secondo la nuova politica comune. Un processo non facile visto che gli Stati membri sono 27 e spesso con esigenze e approcci diversi all’agricoltura.

L’agricoltura nella CE è rappresentata da circa 10 milioni di aziende agricole e 22 milioni di agricoltori, pertanto la PAC costituisce uno dei capitoli principali della CE. A tal proposito evidenziamo che il budget della PAC 20214 – 2020 è stato di 408 miliardi e 313 milioni di euro. Cifra che tuttavia è stata proporzionalmente diminuita nei precedenti bilanci. Difatti nel 1980 la PAC rappresentava il 66% dell’intero QF UE, mentre nel settennio 20214 – 2020 ne ha rappresentato il 37%.


Nel QF 2021 – 2027 la PAC interviene con un budget di 387 miliardi di euro

Sulla base delle conclusioni del Consiglio europeo il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) della PAC avrà una dotazione di 291,1 miliardi di euro (a prezzi correnti), mentre il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), comprendente i finanziamenti dello strumento "Next Generation EU" ammonterà a 95,5 miliardi di euro.

Fino a 8 miliardi di euro da Next Generation EU

Lo strumento Next Generation EU andrà ad aumentare il bilancio del FEASR di 8 miliardi di euro per aiutare le zone rurali a realizzare i cambiamenti strutturali necessari per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo e della transizione digitale.

Possibilità di trasferire fino al 25% dal sostegno al reddito allo sviluppo rurale

Per consentire ai paesi dell'UE di adattare meglio le loro politiche alle priorità del settore agricolo, questi avranno la possibilità di trasferire fino al 25% delle dotazioni della PAC dal sostegno al reddito allo sviluppo rurale. I paesi dell'UE possono applicare flessibilità aggiuntive per scopi specifici, ad esempio per sostenere gli obiettivi in materia di ambiente e clima o i giovani agricoltori, oppure se beneficiano di pagamenti diretti inferiori alla media.

I finanziamenti della PAC

La Pac sostiene l’agricoltura e gli agricoltori:

· fornendo sostegno al reddito attraverso pagamenti diretti agli agricoltori;

· adottando misure di mercato per far fronte a possibili rischi per il settore;

· mettendo in atto misure di sviluppo rurale.

Aiuti diretti e misure di mercato sono finanziati dalla CE tramite il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia - FEGA, (cosiddetto Primo Pilastro) sono a totale carico della CE e non prevedono infatti cofinanziamento da parte degli Stati membri. Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale, cofinanziato dalla CE costituisce il secondo pilastro della PAC e mira a migliorare l’innovazione in agricoltura, la sostenibilità ambientale, la redditività e l’inclusione sociale delle comunità agricole.

La PAC tramite autorità nazionali eroga pagamenti diretti a tutti gli agricoltori in base alle dimensioni dell’azienda agricola in ettari, a metodi di coltivazione sostenibili (greening) e prevede inoltre un sussidio ai giovani agricoltori. Inoltre, i Paesi dell’Unione possono scegliere di erogare ulteriori contributi e/o sovvenzioni per specifici tipi di agricoltura. Per far fronte alle mutazioni del mercato come ad esempio un possibile diminuzione della domanda, una crisi sanitaria o una contrazione dei prezzi a seguito di una temporanea eccedenza di prodotti sul mercato la PAC finanzia una serie di strumenti, per mantenere stabile il mercato agricolo. Tra le misure a sostegno troviamo:

· aiuti ai privati per lo stoccaggio di prodotti, per una certa quantità e per un determinato periodo, al fine di impedirne il crollo del prezzo;

· sostegni specifici a determinate produzioni agricole, come risposta ad una crisi che colpisce un determinato prodotto;

· incentivi per migliorare la produzione.


LA PAC 2021 – 2027 la proposta della Commissione

La Commissione europea ha presentato una serie di proposte legislative sulla politica agricola comune (PAC) per il periodo 2021-2017 Le proposte intendono garantire che la PAC possa continuare a fornire un forte sostegno all'agricoltura europea, favorendo la prosperità delle zone rurali e la produzione di alimenti di alta qualità. Inoltre, le proposte consentiranno alla PAC di dare un contributo significativo al Green Deal europeo, soprattutto per quanto riguarda la strategia "Dal produttore al consumatore" e la strategia sulla biodiversità.

Le proposte della Commissione si concentrano in particolare sui seguenti aspetti:

  • garantire un trattamento equo e un futuro economico stabile agli agricoltori

  • fissare ambizioni più elevate per l'azione a favore dell'ambiente e del clima

  • salvaguardare la posizione degli agricoltori al centro della società europea.

Per poter conseguire questi obiettivi generali, la Commissione ha fissato nove obiettivi specifici:

Piani strategici della PAC

Ciascun paese dell'UE elaborerà il proprio piano strategico, indicando in che modo orienterà i finanziamenti della PAC verso obiettivi specifici e in che modo tali traguardi contribuiranno agli obiettivi generali dell'UE.

Nell'elaborare il proprio piano, ciascun paese si metterà in contatto con la Commissione, consulterà esperti e operatori del settore e intraprenderà un'approfondita analisi SWOT (punti di forza, debolezze, opportunità e rischi) delle proprie esigenze specifiche.

Tutti i piani strategici saranno sottoposti alla valutazione e all'approvazione della Commissione europea prima di poter passare alla fase esecutiva. Inoltre, i paesi dell'UE presenteranno una relazione annuale per illustrare i progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi fissati.

Per approfondimenti sul piano strategico italiano clicca qui


Una politica più equa grazie a un sostegno più mirato

Per garantire stabilità e prevedibilità, il sostegno al reddito rimarrà un elemento essenziale della PAC. Parte del sostegno, vale a dire i pagamenti di base, continueranno ad essere in funzione delle dimensioni in ettari dell'azienda agricola. Tuttavia, la futura PAC deve dare la precedenza alle piccole e medie aziende e incoraggiare i giovani agricoltori ad avviare una propria attività.

Per questo motivo la Commissione propone ai paesi dell'UE di:

  • aumentare il livello di sostegno per ettaro per le aziende agricole di piccole e medie dimensioni;

  • ridurre l'importo superiore a 60 000 euro dei pagamenti diretti da concedere alle singole aziende, limitando i pagamenti a 100 000 euro per azienda, al fine di garantire una distribuzione più equa dei pagamenti;

  • destinare almeno il 2% delle dotazioni per i pagamenti diretti ai giovani agricoltori, da integrare con un sostegno finanziario per lo sviluppo rurale e con misure per agevolare l'accesso alla terra e i trasferimenti di terreni;

  • garantire che il sostegno al reddito sia riservato soltanto agli agricoltori veri e propri.

La Commissione sostiene l’Architettura verde

Le proposte della Commissione definiscono una nuova architettura verde per la PAC, che prevede requisiti obbligatori più stringenti e maggiori opportunità di finanziamento per l'agricoltura ecocompatibile. Tra le misure previste figurano:

  • la preservazione dei suoli attraverso l'esigenza di proteggere le zone umide ricche di carbonio e di praticare la rotazione delle colture

  • uno strumento obbligatorio di gestione dei nutrienti inteso ad aiutare gli agricoltori a migliorare la qualità dell'acqua e a ridurre i livelli di ammoniaca e di protossido di azoto nelle loro aziende

  • un nuovo flusso di finanziamenti provenienti dal bilancio per i pagamenti diretti della PAC per i "regimi ecologici", che incentiverà gli agricoltori ad adottare pratiche agricole benefiche per il clima, la biodiversità e l'ambiente.

Attraverso tali misure, la PAC intende porre l'agricoltura al centro del Green Deal europeo, nonché delle ambiziose strategie dell'UE sulla biodiversità e "Dal produttore al consumatore".

Ambizioni ambientali più elevate

Gli agricoltori svolgono un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici, nella tutela dell'ambiente e nella salvaguardia dei paesaggi e della biodiversità. La Commissione europea intende agevolare questo ruolo garantendo che la PAC possa:

· contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi, come pure allo sviluppo dell'energia sostenibile

· promuovere lo sviluppo sostenibile e la gestione efficiente delle risorse naturali come l'acqua, il suolo e l'aria

· contribuire alla tutela della biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.


Gli agricoltori al centro della società europea

Gli agricoltori sono al centro delle comunità rurali dell'Europa poiché forniscono beni pubblici essenziali. La futura PAC propone di sviluppare, sostenere e investire nelle nostre comunità rurali:

  • aiutando le nuove generazioni di agricoltori ad accedere alla professione, specie incoraggiando il trasferimento delle conoscenze da una generazione all'altra e migliorando l'accesso dei giovani agricoltori alla terra

  • promuovendo l'occupazione, la crescita, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali, comprese la bioeconomia e la silvicoltura sostenibile

  • migliorando la risposta dell'agricoltura dell'UE alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, tra cui la disponibilità di alimenti sani, nutrienti e sostenibili, la riduzione degli sprechi alimentari e il benessere degli animali

  • fornendo un sostegno costante alle comunità rurali attraverso l'iniziativa "comuni intelligenti" e le attività di sviluppo locale di tipo partecipativo nell'ambito del programma LEADER.

Promuovere l'innovazione

La conoscenza e l'innovazione sono essenziali per un settore agricolo intelligente, resiliente e sostenibile. La futura PAC incoraggerà maggiori investimenti nella ricerca e innovazione e consentirà agli agricoltori e alle comunità rurali di beneficiarne.

Pertanto, è fondamentale costruire sistemi di conoscenza e innovazione in campo agricolo (Agricultural Knowledge and Innovation Systems - AKIS) più efficaci per favorire l'avvio e lo sviluppo di progetti innovativi, divulgarne i risultati e utilizzarli nel modo più ampio possibile. Includere le strategie nazionali per tali sistemi nei piani strategici della PAC incentiverà la strutturazione e l'organizzazione dell'ecosistema nazionale in materia di innovazione. Garantire il buon funzionamento dei sistemi AKIS in tutta l'UE consente di evitare la duplicazione degli sforzi, risparmiare sui costi, aumentare l'impatto dei finanziamenti europei e nazionali/regionali e accelerare l'innovazione.

Le Strategie AKIS si articolano in 4 filoni principali:

  1. migliorare i flussi di conoscenza e rafforzare i legami tra ricerca e pratica

  2. rafforzare tutti i servizi di consulenza agricola e favorirne l'interconnessione nell'ambito degli AKIS

  3. rafforzare l'innovazione interattiva intersettoriale e transfrontaliera

  4. sostenere la transizione digitale nel settore agricolo.

La Commissione europea ha proposto di destinare 10 miliardi di euro per Horizon Europe (programma per la ricerca e l’innovazione) ed in particolare nei settori dell'alimentazione, dell'agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia. Il partenariato europeo per l'innovazione in agricoltura (PEI-AGRI) continuerà a mettere in comune fonti di finanziamento nell'ambito del programma Horizon Europe e dello sviluppo rurale per promuovere un'agricoltura e una silvicoltura competitive e sostenibili.


Per approfondimenti sulla Pac e la sua politica europea 2021 -2027 clicca i seguenti link: linklink

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