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La Comunità europea stabilisce i nuovi obiettivi occupazionali da raggiungere entro il 2030



IL PILASTRO EUROPEO PER I DIRITTI SOCIALI E I NUOVI OBIETTIVI 2030

#NEXTGENERATIONEU TUTELA DEL LAVORO E OCCUPAZIONE


In questo nuovo approfondimento analizziamo la situazione e gli obiettivi che l?ue si è posta sull'occupazione e i diritto sociali da raggiungere nel 2030.

La crisi del coronavirus ha fermato un progresso occupazionale europeo che segnava un trend positivo di sei anni, con un tasso di occupazione del 72,4% entro il terzo trimestre del 2020. Fino al 2016, solo il 37% degli adulti partecipava ogni anno ad attività di apprendimento. Nel 2019, circa 91 milioni di persone (di cui 17,9 milioni erano bambini di età compresa tra 0 e 17 anni) erano a rischio di povertà o esclusione sociale nell'UE.

Per tali motivi la Commissione Europea propone tre ambiziosi obiettivi entro il 2030:

1. Almeno il 78% della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dovrebbe essere occupata entro il 2030

2. Almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare alla formazione ogni anno entro il 2030

3. Una riduzione di almeno1 5 milioni nel numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale


IL PILASTRO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALI

Per promuovere e sostenere tali ambiziosi obiettivi la Commissione definisce un piano d'azione attraverso iniziative concrete per trasformare in realtà il pilastro europeo dei diritti sociali.

Il pilastro europeo dei diritti sociali stabilisce 20 principi e diritti fondamentali essenziali per mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti.

Il piano d'azione del pilastro europeo dei diritti sociali trasforma i principi in azioni concrete a beneficio dei cittadini. Propone inoltre obiettivi principali che la Comunità Europea dovrà raggiungere entro il 2030.

La realizzazione del pilastro dei diritti sociali è una responsabilità condivisa delle istituzioni dell'UE, delle autorità nazionali, regionali e locali, delle parti sociali e della società civile. A tal proposito seguendo le linee guida della Commissione, gli Stati membri possono infatti progettare una serie di interventi, tra cui incentivi alle assunzioni, per l'autoimprenditorialità, per il rafforzamento dei centri per l'impiego e per il miglioramento delle competenze, da finanziare con il contributo dei fondi europei, compresi il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e il Recovery and Resilience Facility, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza del pacchetto Next Generation EU.


IL PILASTRO EUROPEO DEI DIRITTI SOCIALE È COSÌ SUDDIVISO


CAPO I: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro

· Istruzione, formazione e apprendimento permanente

· Parità di genere

· Pari opportunità

· Sostegno attivo all'occupazione

Capo II: condizioni di lavoro eque

· Occupazione flessibile e sicura

· Retribuzioni

· Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento

· Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori

· Equilibrio tra attività professionale e vita familiare

· Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato e protezione dei dati

Capo III: protezione sociale e inclusione

· Assistenza all'infanzia e sostegno ai minori

· Prestazioni di disoccupazione

· Reddito minimo

· Reddito e pensioni di vecchiaia

· Assistenza sanitaria

· Inclusione delle persone con disabilità

· Assistenza a lungo termine

· Alloggi e assistenza per i senzatetto

· Accesso ai servizi essenziali


ULTIME NOTIZIE


1. Tra le novità sul piano delle proposte per l'attuazione dei principi del Pilastro, invece, l'Esecutivo UE ha appena presentato una proposta di direttiva sulla trasparenza retributiva (principio 2) e una nuova strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 (principio 17), cui seguiranno altre iniziative nel corso dell'anno, tra cui la garanzia europea per l'infanzia (principio 11), un nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (principio 10), un'iniziativa per migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano attraverso le piattaforme digitali (principi 5 e 12) e un piano d'azione per il settore dell'economia sociale.

2. Raccomandazione: Sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE) Gli Stati membri sono invitati a sviluppare pacchetti politici coerenti, che combinino misure temporanee e permanenti, per affrontare le sfide del mercato del lavoro innescate dalla pandemia, colmare le carenze di competenze che potrebbero frenare la crescita economica durante la ripresa e aiutare ogni persona ad affrontare le transizioni verde e digitale. I pacchetti politici, che dovranno essere introdotti dagli Stati membri, dovrebbero comprendere tre elementi chiave:

· incentivi all'assunzione e sostegno all'imprenditorialità;

· opportunità di qualificazione e riqualificazione;

· maggiore sostegno da parte dei servizi per l'impiego, con un'attenzione particolare ai giovani e ai lavoratori di tutte le età nei settori i più colpiti dalla pandemia.




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