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Individuata ennesima specie infestante: urgono provvedimenti anche economici a tutela dei territori



Dopo l’alga infestante definita “Peste d’acqua”, la “Cimice asiatica” e il “Granchio Blu” è notizia dei giorni scorsi l’individuazione della presenza in Italia della “Formica di Fuoco”.

È il primo insediamento di questa specie in Europa e rischia di essere l’ennesimo disastro annunciato per la biodiversità dei nostri territori causato da una delle specie aliene più infestanti che si conoscono.

Secondo lo studio della rivista Current Biology il 7% circa del territorio europeo e il 50% delle nostre città presentano le condizioni per la proliferazione Della “Solenopsis invicta”. Secondo lo studio dell’istituto IPBES delle Nazioni Unite l’introduzione di specie aliene infestanti ha un impatto economico nel mondo quantificabile in 423 miliardi di dollari l’anno, mentre il costo in termini di biodiversità è del 60% di specie estinte a causa dell’introduzione di specie aliene infestanti.


Per questo ho richiesto alla Commissione europea come intenda tutelare il nostro ecosistema dagli attacchi alla biodiversità che rischiano di essere irreversibili e se intendano stanziare fondi a sostegno dei territori colpiti per eradicare la Formica di Fuoco ed evitare che si diffonda in tutto il territorio italiano ed europeo.



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