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Emergenza Coronavirus e lavoratori frontalieri

Gravi mancanze e ritardi da parte del Governo italiano nell'affrontare l’emergenza Coronavirus anche nei confronti dei nostri lavoratori frontalieri, che non sono stati nemmeno citati nel decreto “Cura Italia”.

Per questo motivo ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri per richiamare la loro attenzione sui frontalieri: nel decreto appena varato non vi è traccia della categoria, eppure ci sono 70.000 lavoratrici e lavoratori che varcano il confine ogni giorno per recarsi a lavorare totalmente privi di informazioni certe sulla propria mobilità, sulla propria attività quotidiana, sicurezza e futuro. Questo è inaccettabile.

Il Governo italiano, di concerto con le autorità elvetiche, stabilisca le modalità di transito oppure di permanenza sul territorio svizzero, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e delle comunità dove risiedono e nelle quali ogni sera rientrano.

Ho scritto inoltre alle autorità svizzere per sincerarmi che coloro che dovranno continuare ad andare a lavorare possano farlo in piena sicurezza, rispettando tutte le prescrizioni previste dall’OMS.

È fondamentale dare risposte certe e mettere in campo le misure necessarie per poter tutelare la categoria dei frontalieri: 70 mila lavoratori italiani attendono una risposta, il Governo non li abbandoni”.


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