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ECONOMIA REALE: LA CRISI DELLE PMI COME VOLANO PER L’INNOVAZIONE E L’OCCUPAZIONE




Innovazione e PMI possono generare occupazione segnando un cambio di passo nell’economia reale.


In questo approfondimento affrontiamo il tema della crisi delle PMI colpite dal lockdown e come questo fenomeno possa essere valutato come un'opportunitàper il rilancio di alcuni settori occupazionali


“La capacità di innovare e l’essere innovatori passa in primo luogo da una cultura dell’innovazione che dovrebbe essere insegnata nelle scuole, per fare in modo che da adulti, in ogni campo del proprio agire e nelle professioni, si sviluppi questo seme che dà origine alla pianta dell’innovazione”



Abbiamo di fronte una chiara e invitante occasione di immettere sul mercato prodotti dirompenti che possano essere strumenti utili ai cittadini per raggiungere obiettivi comuni.

La ricostruzione di una nuova struttura economica europea passa obbligatoriamente attraverso la ricerca e l’innovazione. Questo processo richiederà tempi certi e sforzi maggiori da parte delle imprese, che si trovano in prima linea a combattere all’interno di uno scenario globale implacabile nei confronti di chi rimane fermo di fronte all’evoluzione naturale del mercato. È sotto gli occhi di tutti come il mondo stia cambiando e davanti a noi si presentino nuove importanti sfide, problemi che non necessariamente devono rimanere tali, ma che possono diventare opportunità. L’onere di tale cambiamento dipende dalle nuove generazioni, infatti proprio in questo periodo stiamo ipotecando il futuro di tanti giovani con il discusso Recovery and Resilience Facility. Ciò che è possibile fare è definire una visione ambiziosa e sostenibile di un futuro dove, ad esempio, l’innovazione tecnologica possa essere gestita a servizio della comunità.

Non dobbiamo dimenticarci come si costruisce il futuro. In epoche di grandi crisi i nostri padri, i nostri nonni si sono reinventati con arti, mestieri e professioni. Bisogna far tesoro degli insegnamenti, delle cosiddette buone pratiche e guardare ad un futuro illuminato. La “capacità di innovare” e l’essere innovatori passa in primo luogo da una “cultura” dell’innovazione che dovrebbe essere insegnata nelle scuole, per fare in modo che da adulti, in ogni campo del proprio agire e nelle professioni, si sviluppi questo seme che dà origine alla pianta dell’innovazione. Mai come ai nostri giorni abbiamo bisogno di Innovazione e Leadership, capacità di visione a medio e lungo termine che è divenuta il vero vantaggio competitivo.

Non ci sono mercati finiti, ci sono mercati maturi che esigono cambiamenti, che richiedono imprese capaci di cogliere questi cambiamenti e di generare quell’offerta che può scatenare la domanda. Dobbiamo aumentare il numero delle imprese che producono innovazione, per citare l’economista Berkeley chi innova dà lavoro, si arricchisce, spende. Comprendiamo come possa sembrare paradossale per molti parlare di innovazione, di investimenti in un periodo dove la crisi sta mietendo migliaia di vittime tra le Pmi: ciò vuol dire perdita di posti di lavoro, famiglie in grosse difficoltà, recessione. Siamo e saremo sempre dalla parte di tutto il tessuto imprenditoriale e quindi anche dei suoi lavoratori, tuttavia non possiamo essere ciechi dinnanzi ai competitors. È vero che, come Unione, la Comunità Europea è Leader Industriale, ma è anche vero che questa Unione è composta da Paesi membri che competono tra loro in molteplici campi, tra i quali l’innovazione. Per questo e per altri motivi non possiamo farci trovare impreparati, sappiamo molto bene che investire nella formazione scolastica, nella ricerca e innovazione, sia a livello privato che pubblico, rappresenti la strada da perseguire ma siamo altrettanto consci che dobbiamo fare i conti con i nostri salvadanai.

È opportuno quindi ricercare una sintesi tra le varie fonti di finanziamento e sfruttare al meglio le risorse europee. Pertanto, nel prossimo articolo vi parleremo dell’EIC – European Innovation Council – il nuovo strumento di Horizon Europe che con i suoi 3 miliardi di budget finanzierà l’innovazione attraverso PMI e startup.

Stiamo parlando di budget importanti e naturalmente lo sarà anche la competizione. Promuovere e coordinare interventi per attrarre capitale umano e facilitare la crescita dei settori che innovano: questa è la formula. Dobbiamo dare una concreta e reale risposta ai nostri territori, perché solo attraverso il dinamismo delle realtà che continuamente innovano e progettano introducendo idee e capacità nuove, grazie al nostro capitale umano, potremo creare valore e futuro per i nostri giovani e per il Paese.


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